I miei libri del 2020
Per la prima volta, quest’anno, non sono riuscita a leggere nulla per mesi; per l’ennesima volta, quest’anno, ho trovato rifugio nei libri senza riuscire a fare altro che leggere.
Ho letto dei libri belli, su alcuni probabilmente ci tornerò. «Questa strana e incontenibile stagione» ha influito sulle letture. Ho letto dei libri bellissimi ma non sono riuscita a tenermi la loro bellezza e, soprattutto, a condividerla. Li rileggerò, quando tutto passerà. Non penso che sia un caso che molti di questi libri abbiano a che fare con la salute mentale.
Mi sento comunque in dover di lasciare una traccia delle letture, perché leggere rimane qualcosa di bellissimo.
Per questo 2020 abbiamo:
- il racconto di un salto dal quarto piano di un palazzo
Fuani Marino, Svegliami a mezzanotte, Einaudi
- una camminata lungo il fiume di VW
Olivia Laing, Gita al fiume, Il saggiatore
- una storia di disabilità percepite e spostamenti
Claudia Durastanti, La straniera
- un reportage verso dei margini che si muovono
Jessica Bruder, Nomadland, Clichy
- dodici vite di donne che si intrecciano
bernardine evaristo, ragazza, donna, altro, Sur
- il resoconto dei giorni di HW prima del processo
Emma Cline, Harvey, Einaudi
- dei taccuini di appunti
Susan Sontag, La coscienza imbrigliata al corpo, nottetempo
Sono tutte scrittrici imprescindibili, da prendere e leggere ogni loro libro.
Siete fantastiche.
Resoconto finale di fine anno:
- sono riuscita comunque a mantenere una media adeguata di libri letti
- la bibliodiversità di case editrici è stata mantenuta, con Einaudi che mantiene il podio (anzi, quest’anno, ha proprio spodestato ogni possibile concorrente)
- numero superiore rispetto agli altri anni di libri presi in prestito da amiche & amici — che è uno dei lati positivi del lockdown e delle biblioteche chiuse